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La colazione si fa a scuola

Colazione italiana a confronto con quella inglese.

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Il giorno19 maggio 2017, grazie a un’iniziativa gratuita proposta da Elior, i bambini delle classi V hanno potuto consumare la colazione a scuola. Elior, gestore del servizio di refezione scolastica, ha servito la colazione ai bambini di diverse scuole di San Donato Milanese tra cui la nostra scuola Giacomo Matteotti. Il menù ha previsto fette biscottate, marmellata, crema alla nocciola, cereali, frutta fresca, latte (anche con cacao) e tè.
Questo evento mi ha dato la possibilità di parlare agli alunni della classe V B dell’importanza della prima colazione, un pasto fondamentale, per i bambini come per gli adulti. Ho spiegato loro che è necessario consumare un’adeguata colazione perché favorisce una migliore capacità cognitiva e fornisce l’energia per affrontare la mattina: il momento della giornata più intenso per le varie attività di studio .
È stato fatto un sondaggio all’interno della classe su ciò che ogni bambino mangia a colazione. Si è giunti alla conclusione che una buona e salutare colazione deve contenere carboidrati, pochi zuccheri semplici, proteine, un po' di grassi, vitamine e minerali.
In una seconda fase del lavoro abbiamo affrontato il tema della colazione in lingua inglese.
L’approccio ludico-comunicativo in lingua inglese proposto ai ragazzi si è dimostrato coinvolgente. Abbiamo messo a confronto la colazione inglese con quella italiana. La conversazione, basata su semplici domande e risposte, ha favorito la conoscenza di nuovi termini e determinato un personale arricchimento del lessico anglofono. Sono state anche proposte attività di gruppo per il consolidamento di conoscenze già acquisite. I bambini si sono divertiti a disegnare i vari cibi e a scrivere su delle targhette i corrispettivi nomi. Alla fine, gli alunni sono stati in grado di costruire i due cartelloni in cui erano rappresentate la colazione inglese e quella italiana. Nella fase finale, di assemblaggio dei cartelloni, ogni bambino ha avuto la possibilità di dare il suo personale contributo, incollando ciò che aveva prodotto. Per i ragazzi, questo percorso didattico, si è dimostrato coinvolgente e accattivante. La classe è stata contenta di poter affiggere i cartelloni nel locale della mensa della scuola.

 

Caterina D’Anzieri

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