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“IL RATTO DAL SERRAGLIO”

DI WOLFGANG AMEDEUS MOZART

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Per la scuola Giacomo Matteotti di Via Libertà è diventata consuetudine assistere alle grandi opere liriche adattate per il pubblico giovanissimo, promosse dal Servizio Culturale del Teatro alla Scala.

Venerdì 5 maggio 2017, le classi 3^A- 3^B e 3^C si sono recate a Milano per assistere all’opera “ Il ratto dal serraglio” di W. Amedeus Mozart alla Scala, meraviglioso tempio della musica classica apprezzato in tutto il mondo per la bellezza e la notevole qualità musicale e artistica.

Le docenti aderenti al progetto hanno preparato in modo perfetto i bambini affinché l’opera fosse il più comprensibile possibile.

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I numerosi alunni, vestiti elegantemente, insieme ai loro insegnanti e a qualche genitore, hanno varcato il foyer d’ingresso, pieni di aspettative e sempre affascinati dalla meravigliosa struttura del teatro che ha il potere di continuare a incantare tutti, anche se già venuti a conoscenza di tanto splendore l’anno scorso con la “Cenerentola “ di Rossini!

Questa volta ci posizioniamo nei palchi assegnati, ammirando la platea , il palcoscenico… coperto da un ondeggiante tessuto azzurro, il grandioso e luminosissimo lampadario e notiamo che, lentamente, le luci si affievoliscono in sala.

Il vociare rispettoso, ma uniforme dei numerosi presenti, svanisce e magicamente….un silenzio assoluto riempie il teatro, quando il Direttore Michele Gamba alza la bacchetta perché le musiche sono di notevole qualità.

L’opera “Il ratto dal serraglio”, il primo capolavoro viennese di Mozart, inizia , catturando l’attenzione anche dei più vivaci.Il grande e leggero telo azzurro inizia a ondeggiare: capiamo che in pieno mare stanno per naufragare delle marionette, che simboleggiano Costanza e Belmonte, con la dama Bionda e il servo Pedrillo.Ed ecco apparire qualche esile palma sulla destra , dei grossi cuscini gialli, che vorrebbero far pensare a terreni sabbiosi mediorientali, sparsi di fronte a un palazzo del sultano che ricorda tanto un teatrino di legno.

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Classe terza A

Classe terza B

Classe terza C

L’opera di Mozart, ridotta in poco più di un’ora di spettacolo, grazie al lavoro particolarmente riuscito di Alexander Krampe, viene trasformata in fiaba!

Il bravo Krampe, per attirare l’attenzione dei piccoli, rende alcune vicende un po’ comiche: i bimbi seguono maggiormente le parti cantate ad altre recitate con questi modi scherzosi, utilizzati dai personaggi.

Costanza e la Bionda approdano sulle sabbie di un’isola dove regna il buon pascià Selim che tiene con sé Costanza, con l’intenzione di aspettare che la ragazza si decida a diventare sua moglie.

La Bionda è importunata dal burbero e cattivo Osmino , ma non ha nessuna intenzione di dimenticare il suo caro ed educato Pedrillo che è a servizio del gentile pascià Selim.

Un dì Belmonte approda sull’isola per cercare la sua amata Costanza che ama solo lui. Informato da Pedrillo che anche Costanza e Bionda sono salve, ma sequestrate, escogitano un piano per fuggire di notte tutti e quattro su una barca.

Pedrillo cerca di far addormentare il cattivo Osmino offrendogli un buonissimo vino, ma vengono scoperti proprio mentre riescono a far fuggire Costanza e Bionda dalle stanze di Selim.

Il pascià comprende che Costanza nutre un amore sincero per Belmonte e li aiuta a ritornare in patria, anche se molto dispiaciuto, mentre Osmino vorrebbe tenere per sé la Bionda, perché innamorato di lei.

Selim riprende il rude Osmino spiegando che nessuno può obbligare una persona ad amarci e che, per essere amati, i maschi devono essere gentili con le femmine! Perciò lasci Bionda partire con Pedrillo e inizi a lasciar perdere le ragazze, finchè non impara a comportarsi bene con loro.

A questo punto, il finale è davvero sorprendente e inatteso: le guardie, mascherate con folti baffoni neri e divisa serissima, si tolgono la divisa e iniziano a danzare indossando esotici costumi sfavillanti e coloratissimi, al suono di allegre e orientaleggianti musiche esibite dall’eccellente Orchestra dell’Accademia Scaligera.

I presenti, piccini e adulti, rapiti da tanta gioiosità e bellezza, salutano l’esibizione con applausi scroscianti per manifestare il loro apprezzamento.

Ma li attende ancora un ultimo dono: nel foyer d’ingresso potranno incontrare i vari personaggi per avere un autografo e farsi fotografare con loro.

Per me, responsabile di progetto, organizzare il tutto è stato un vero piacere e svolto con meno preoccupazioni, essendo ormai alla mia terza esperienza, ma , questa volta, più delle altre, è stato necessario articolare bene le richieste, a seguito di esigenze meritevoli di attenzione, nel rispetto e tutela di ogni singolo alunno.

A questo pro, mi sento di ringraziare di cuore la responsabile del Servizio Promozione Culturale , signora Sabrina Magno, persona dalle grandi qualità umane, che ha prontamente risolto ogni richiesta, persona sensibile che ha fatto il possibile per far sentire a proprio agio TUTTI i piccoli spettatori.

Alla fine della mia carriera scolastica, vedere l’entusiasmo dei bambini mentre hanno seguito le fasi delle varie opere ,estasiati da tanta magnificenza, mi ha colmata di soddisfazione !

A settembre sarò in pensione.

Spero che coloro che hanno aderito ai progetti inerenti alle opere per i bambini alla Scala, non abbiano più paura di accostarsi all’opera, considerata genere troppo difficile…

Venerdì 5/05/2017 siamo entrati per l’ultima volta insieme alla Scala: fate in modo di divenire il futuro di questo Teatro che è una bellezza senza tempo, un incanto.

Io ce l’ho messa tutta….cari alunni, docenti , genitori…..!!!!

 

Stefania Ricci

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